LEONARDO DA VINCI (1452-1519)
Leonardo Da Vinci fu artefice di numerose opere idrauliche, infatti il territorio in cui si trovò ad operare era ricchissimio di acque da governare, da incanalare e da proteggere. Nello stimolante e vivace periodo trascorso a Milano, Leonardo, iniziò a studiare i fenomeni fisici legati al ciclo delle acque che lo portarono a scrivere nel 1826 un trattato intitolato "Del moto e misura dell'acqua".
BENEDETTO CASTELLI (1578-1643)
Benedetto Castelli si dedicò particolarmente allo studio dell'idraulica: le bonifiche dei territori o il governo del corso dei fiumi, infatti, erano questioni di grande importanza per il Granducato. Pubblicò nel 1628 "Della misura delle acque correnti" celebrato, a ragione, come il primo testo di idraulica moderna. Il nuovo Papa Urbano VIII, che apprezzava profondamente le conoscenze di Castelli in materia di acque, volle il Benedettino a Roma (come consulente in materie idriche), incaricandolo dello studio e della regolazione dei corsi d'acqua in vari luoghi.
VINCENZO VIVIANI (1622-1703)
Vincenzo Viviani, matematico e ingegnere idraulico, fu nominato da Ferdinando II "Ufficiale dei Fiumi" della città di Firenze con l'incarico di delineare il corso del fiume Arno che, nella zona del Poderaccio, non aveva un letto ben definito ma si espandeva nella campagna circostante inondando e danneggiando i raccolti dei contadini. Nel 1687 pubblicò un trattato sull'ingegneria idrica, "Discorso intorno al difendersi da' riempimenti e dalle corrosione de' fiumi".
DOMENICO GUGLIELMINI (1655-1710)
Domenico Guglielmini, nel 1686, fu nominato "Intendente Generale delle Acque" nel Bolognese, un incarico importante a causa del gran numero di corsi d'acqua esistenti esistenti nella zona e per le frequenti inondazioni che ne rendevano necessaria la sorveglianza; l'esperienza fu utile per la sua opera di idraulica fluviale "Della natura dei fiumi" pubblicata nel 1697.
Di grande importanza furono gli studi di Giovanni Poleni nel campo dell'idraulica teorica e applicata e notevoli i suoi interventi di restauro su diverse strutture architettoniche. Si interessò principalmente dei moti di flusso e di riflusso tra la laguna di Venezia e il mare. Fra il 1717 e il 1718 pubblicò due opere fondamentali nella storia dell'idraulica, il "De Motu Aquae Mixto" e il "De Castellis".
Valente ingegnere idraulico, si occupò della progettazione e della direzione tecnica di larghissima parte degli interventi pubblici che interessarono la Toscana lorenese nei settori delle bonifiche, della regimazione fluviale e degli acquedotti.
Le figure più importanti del XX secolo...
Le istituzioni...
Un notevole contributo è stato dato dallo Studio Pietrangeli (SP) fondato nel 1964 a Roma dall'ingegnere Giorgio Pietrangeli. Le attività dello studio coprono una ampia gamma di servizi di ingegneria in diversi settori tra cui dighe, impianti idroelettrici, grandi opere civili ed idrauliche (acquedotti, impianti d’irrigazione, sistemazioni fluviale, impianti di depurazione, porti).
Lo Studio ha completato con successo la progettazione di oltre 147 dighe, 35 impianti idroelettrici, 185 km di tunnel, 18 impianti di irrigazione, 30 acquedotti e fognature (solo per citare alcuni numeri).
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